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lunedì 2 maggio 2011

CAMINO INGLES - Giugno 2010 - A Ferrol

25 giugno 2010





Sulle origini e la storia di questa città potete leggere qualcosa sulla pagina
di wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/Ferrol,_Spain) ad essa dedicata senza che io vada a scopiazzarla direttamente J. E’ situata nel nord della spagna in un fiordo sull’oceano atlantico che ne ha sempre fatto un luogo ideale per un porto. Infatti è ancora oggi una base navale militare (pare lo sia da secoli) ed è la sede di importanti cantieri navali spagnoli.


I vicoli che partono dalla darsena turistica, sono piuttosto decadenti, se non fatiscenti, ma non li trovo tanto diversi dai centri storici di alcune nostre città di mare. Subito dopo, passando per calle Real, la via principale con i negozi e gli alberghi pare di essere in una qualsiasi cittadina del nord Italia, a me la zona pedonale ricordava un po’ Cremona, se non fosse per le terrazze di tutte le case che sono chiuse da verande con finestre all’inglese e l’immancabile verso del gabbiano presente a tutte le ore del giorno e della notte.

Nelle strade parallele o perpendicolari a calle Real si notano i segni della crisi con molti negozi e locali chiusi ed è forse più per questo che mi ha fatto venire in mente la zona adiacente al centro di Cremona, che quando ci sono stato l’ultima volta aveva molte vetrine “vuote”. Senza neanche saperlo ho prenotato una stanza in uno degli alberghi più belli di Ferrol:









El Suizo è un vero e proprio monumento e quando ci arriviamo davanti mi stupisco che mi abbiano chiesto “solo” 54 € per dormire (siamo in due). Poi quando ci assegnano la stanza capisco subito perché, la camera 703 è in mansarda, ma questo non toglie che sia la miglior stanza d’albergo in cui abbiamo alloggiato nel corso delle nostre (poche e povere) vacanze. Ele ne è entusiasta, le pare di essere in una reggia.




Dopo la doccia mi metto nel letto e quasi non mi alzerei più, però dobbiamo ancora cenare allora ci facciamo un primo giro per il centro e alla fine ci infiliamo al Cantegrill che sembrerebbe una tavola calda molto alla mano, ma scopriamo che fanno anche la pizza (e a quanto apprendo dai commenti su internet fanno la miglior pizza di Ferrol). Io ordino il mio primo “menu del dia” a caso perché provo a chiedere cosa sono certi piatti, ma la stanchezza mi impedisce di tradurre alcunché, mentre Ele mangerà una pizza. Il primo piatto erano quattro panzerotti ripieni di formaggio e prosciutto, mentre il secondo era riso alla cubana (uno sformato di riso con sopra un’intingolo accompagnato da un uovo all’occhio di bue) per poi concludere con dei dolcetti al cioccolato di provenienza uruguaiana (almeno la ricetta). Nella sua semplicità è stato tutto buonissimo, anche le due Estrella Galizia che mi sono tracannato e anche la pizza non era malvagia. Scopro facendo due chiacchiere col proprietario dopo cena che conosce una signora di Brescia... ti pareva! Parliamo anche di calcio ma vista la figuraccia della nazionale mi resta solo da augurare alla Spagna di vincere il mondiale. Sono tutti talmente gentili che ti verrebbe voglia di passare per un boccone anche il giorno dopo, ma domani inizieremo il cammino vero e questa città resterà solo un ricordo. La notte nel letto a tre piazze va via tranquilla, anche se verso le quattro veniamo svegliati da una rissa in strada (e siamo al settimo piano!!) e una volta svegli non si può fare a meno di non notare il solito verso del gabbiano che gira sui tetti di Ferrol, anche lui che fa le ore piccole.






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