ciao a tutti quelli che passeranno di qui. Se avete dubbi, domande e curiosità non esitate a chiedere, magari commentando qualche post.

lunedì 2 maggio 2011

CAMINO INGLES Giugno 2010 - Introduzione



Il Camino Ingles (26/6 – 30/6/10) – appunti sul nostro cammino 





Intro

Era forse l’inizio di quest anno. Ele guardava in tv un documentario sul cammino di Santiago e ne restava affascinata. Io invece studiacchiavo spagnolo su http://www.livemocha.com/ da un paio di mesi senza aver in progetto nessun viaggio (e senza grandi risultati), ma solo per il piacere di imparare qualcosa di nuovo. E’ così che un giorno scambiando due parole come tante volte mi dice che vorrebbe fare questa cosa in Spagna, questo cammino di più di 700 Km verso la città dedicata all’apostolo Giacomo, che si chiama come mio suocero che è morto l’anno scorso e io come se fossi un avventuriero, un viaggiatore abituale o un atleta che dico “certo, perché no! Sto anche studiando lo spagnolo”.
Forse non saranno motivazioni propriamente religiose, ma sembra proprio che questo viaggio ci abbia chiamato. Io non so niente del cammino di Santiago se non le poche cose che mi ha descritto Ele del documentario che aveva visto e so già che toccherà a me tutta la parte organizzativa, un bell’impegno dato che non ho mai viaggiato (se non per andare al mare/montagna, Roma o Venezia) e non so proprio da che parte si cominci.
Sto già pensando ad una scusa per rimandare tutto all’infinito, è la mia specialità spostare gli impegni o i problemi fino a quando mi crollano tutti addosso in un momento ma decido (e non so ancora il perché) di darmi da fare. Internet naturalmente è una fonte inesauribile di informazioni su ogni argomento e poco alla volta scopro quello che mi serve. Non abbiamo ancora definito le date possibili o la città di partenza, ma so che servirà la credenziale, un documento particolare per poter alloggiare negli ostelli per i pellegrini.

E allora comicio da qui: una volta in possesso della credenziale considererò l’impegno come “preso” e porterò a termine la missione (se non siete pigri di natura forse non riuscirete a capirmi...).
Avrei potuto tranquillamente compilare l’asettico modulo per richiederla sul sito della confraternita di san Giacomo in Italia e farmela spedire a casa, ma scopro che ci sono persone che si occupano di questa cosa anche in Lombardia e decido di contattare la persona che vive più vicino a noi. Era una bella domenica mattina di febbraio e andiamo a Gavardo dalla signora Elena Manzoni che è un priore della confraternita e si occupa di consegnare le credenziali ai pellegrini in provincia di Brescia. Una bella chiacchierata che mi ha fatto cambiare idea su molte cose. Sul fatto che, motivazioni personali a parte, resti sempre e comunque un pellegrinaggio e non una gita o un’impresa sportiva, sull’importanza di non cominciarlo in un punto qualsiasi, ma dall’inizio, sull’importanza del camminare da soli per poter incontrare se stessi e gli altri, potendo contare sugli altri come una volta si poteva “contare sulla provvidenza”. Ci ha dato anche ottimi consigli sull’attrezzatura da usare, su cosa mettere nello zaino, ci ha raccontato con entusiasmo il suo cammino, come se l’avesse fatto il mese prima e non nel 1987, ci ha descritto anche altri cammini verso Santiago, non solo il francese che è il più famoso e più frequentato. Tra le varie cose, parlando di motivazioni, ci ha detto di una pellegrina che faceva il cammino come “ringraziamento” per i cinquant’anni di matrimonio (questa cosa mi è rimasta impressa e se leggerete questo post fino alla fine capirete anche il perché) e mi ha consigliato di leggere il portico della gloria (http://www.ilporticodellagloria.it/) di Davide Gandini. Dopo un’ora c’erano già altre cinque persone a ritirare la loro credenziale, quest’anno è anno santo Xacobeo (perché la festa di san Giacomo, il 25 luglio, cade di domenica) e il cammino sarà molto frequentato.
Esco dalla bella casa della signora Elena con la voglia di partire, ma con qualche dubbio in più: quando partiamo e da dove? Quest’anno ho solo due settimane di ferie ad agosto e potremmo fare la prima parte per concluderlo un altro anno. Ele ha anche una settimana a fine giugno e io ho comunque anche qualche feria dell’anno scorso, ma di avere un mese consecutivo purtroppo non se ne parla.
Da febbraio ad aprile decido di non fare più il cammino francese. Ho letto il libro di Gandini che mi ha affascinato a tal punto da farmi abbandonare l’idea di farne solo una parte quest’anno e concluderlo un’altra volta: se mai iniziassi questo cammino lo dovrò fare tutto anche se dovessi aspettare fino all’età della pensione. Non voglio nemmeno fare gli ultimi 100 km “turistici” per guadagnarmi la compostela, ma nel frattempo sono riuscito ad avere una settimana di ferie a giugno nello stesso periodo di Ele. E’ da qui che parte l’idea di fare il camino ingles, è breve e si può fare in quattro/cinque giorni, è un cammino completo, con il suo inizio e la sua fine e se facessimo questo in giugno le due settimane di agosto le potrò usare per far qualcos’altro. Ho deciso io per tutti, Ele è un po’ perplessa, ma sa che non può farci niente, se vuole che io venga con lei mi lascerà organizzare tutto, oppure può far tutto da sola, viaggio compreso, molte persone partono da sole, anzi, la signora Manzoni lo consiglia vivamente ma non è il nostro caso, almeno non per questa volta.

Nessun commento:

Posta un commento

lascia un segno del tuo passaggio